Prestiti per cattivi pagatori

Per cattivo pagatore si intende una qualsiasi persona fisica che non abbia adempiuto al pagamento puntuale di tutte le rate di un precedente finanziamento, prestito o mutuo.

Che la ragione della sospensione del pagamento di tali rate sia dovuta a motivazioni di natura personale, come difficoltà economiche o perdita del posto di lavoro, o sia dovuta a un cattivo comportamento della persona fisica, come l’emissione di assegni non coperti , o ancora, che si tratti di qualcuno che è stato oggetto di una sentenza di fallimento, per gli istituti creditizi non vi sono grandi differenze.

In questi casi, il nominativo della persona in questione viene inserito infatti in opportuni database presso la Banca d’Italia, ovvero in sistemi di informazioni creditizie come la Centrale Rischi Importi Contenuti (CRIC), la Centrale Allarme Interbancaria (CAI) o la Centrale Rischi (CR).

E’ inoltre indifferente l’aver effettuato il saldo delle rate non pagate (anche se si trattasse soltanto di una o due) in un periodo immediatamente successivo alla scadenza delle stesse; il ritardo in sè stesso è sufficiente a far sì che venga inserito il nominativo del soggetto in questione in una delle liste sopracitate.

Di seguito i tempi permanenza dati negativi nella banca dati Crif per tipologia:

​TIPOLOGIA DI DATO​TEMPI DI CONSERVAZIONE
Finanziamento richiesto ed in corso di valutazione​180 giorni dalla data richiesta
​Richieste di finanziamento rinunciate/rifiutate90 giorni dalla data di aggiornamento con l’esito di rinuncia/rifiuto
​Finanziamenti rimborsati regolarmente60 mesi dalla data di estinzione effettiva del rapporto di credito, ovvero dal primo aggiornamento effettuato nel mese successivo a tale data (in caso di compresenza di rapporti con eventi positivi e di altri rapporti con eventi negativi non regolarizzati, si applica il termine di conservazione previsto per i rapporti con eventi negativi non sanati).
1 o 2 rate (o mensilità) pagate in ritardo12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazionea condizione che nei 12 mesi i pagamenti siano sempre regolari
3 o più rate (o mensilità) pagate in ritardo anche su transazione24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazionea condizione che nei 24 mesi i pagamenti siano sempre regolari
Finanziamenti non rimborsati (ossia eventi negativi non sanati, quali morosità, gravi inadempimenti, sofferenze)36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto o dalla data in cui l’ente Partecipante ha fornito l’ultimo aggiornamento (in caso di successivi accordi o altri eventi rilevanti in relazione al rimborso) e comunque al massimo fino a 60 mesi dalla data di scadenza del rapporto, quale risulta dal contratto.
Fonte: crif.com

Qualora si proceda alla regolarizzazione del debito, si dovrà comunque attendere un tempo non inferiore a 24 mesi per essere depennati dalle liste, e poter accedere alle comuni tipologie di prestito. In caso di contenziosi dovuti a truffa ai danni del soggetto, invece, può essere concessa l’esclusione del proprio nominativo, non essendo il mancato pagamento un’inadempienza vera e propria, ma un tentativo di limitare le conseguenza del danno.

Alcuni esempi di cancellazione automatica dei dati dal SIC di CRIF
Stai rimborsando un finanziamento regolarmente, ma salti la rata di marzo 2016, come era già accaduto 3 anni fa sullo stesso prestito. Rimborsi la rata di marzo 2016 ad aprile 2016, quindi accumuli

Per questi motivi, per coloro che siano presenti nei database delle centrali rischi, la richiesta di un prestito, finanziamento o mutuo nei termini comuni incontrerà notevoli difficoltà. Esiste la possibilità di ottenere prestiti durante il periodo di presenza in una delle blacklist se ci si rivolge ad apposite forme di prestito, ovvero prestiti per cattivi pagatori. Tali finanziamenti sono rivolti infatti a coloro ai quali richieste di prestito sono state rifiutate, in virtù della loro segnalazione alle centrali rischi. Le modalità di prestito ai cattivi pagatori sono la cessione del quinto dello stipendio (per cui è necessario possedere un contratto di lavoro dipendente a tempo determinato) e il prestito delega.

La cessione del quinto prevede la detrazione, direttamente dalla busta paga, di un quinto dello stupendio complessivo; il prestito delega prevede un ulteriore 20% di trattenuta. Escludendo la modalità del saldo rateo, i prestiti ai cattivi pagatori prevedono vincoli analoghi ai comuni prestiti: il limite minimo per la somma richiesta è intorno ai 3000 euro, fino ai 70000 euro massimi, restituibili ratealmente entro un massimo di una decina di anni.

Di natura molto più complessa è l’ottenimento di un prestito da parte di un lavoratore autonomo qualora egli sia un cattivo pagatore; in tal caso è quasi sicuro che vadano esposte garanzie accessorie, come ipoteche o garanti. Esistono, inoltre, seppur in forma ormai ridotta in Italia, alcune finanziarie che non tengono in considerazione la presenza nelle blacklist, fornendo prestiti cambializzati.

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